
Dar battaglia per la propria medaglia
La sfida corporale con altri e con sé stessi è sempre affascinante e mai banale, poiché si tratta di una messa alla prova in toto di corpi e menti.
Le Olimpiadi e Paralimpiadi appena concluse, sono l’emblema di quanto il potere della mente umana sia forte e quanto darsi un obiettivo possa condurre giovani spiriti a sacrifici e sforzi di immane portata.
Storiche specialità e novelle discipline sportive alla ribalta per settimane davanti al mondo intero, in cui Nazioni giganti fatte di megalopoli e colme di opportunità si confrontano con piccoli Stati imperterriti e speranzosi.
Ci sono state sconfitte inaspettate, medaglie impensate, confronti complicati ma interessanti.
L’atleta protagonista mette alla prova se stesso, in solitaria o in squadra, dominando dolori, paure, tentennamenti, ansia da prestazione.
L’adrenalina in corpo, il brivido di volere dar battaglia per la medaglia, l’orgoglio di portare alto l’onore del proprio vessillo.
Rincorrere un agognato riconoscimento data la grande fatica, vedere concretizzati i propri sogni di bambino, di atleta.
Le sfide con se stessi sono sempre le più tribolate, profonde, complicate, interessanti.
Si dà tutto in pochi attimi, si mostrano anni di fatiche erculee, si gestisce un paniere colmo di emozioni.
La riuscita o meno della prova, la delusione o il superamento delle aspettative, è una prova essa stessa poiché l’amarezza, la rabbia, il senso di ingiustizia possono soprassedere sulle emozioni più gioiose.
Sulla pedana ci si gioca tutto, in un misto di emozioni altalenanti susseguite in pochi momenti concitati.
Lo sport, in fondo, rispecchia la vita di ognuno di noi, tutti i giorni: gioie e dolori inaspettati, impegno costante misto a speranza, fare squadra in cui il detto “l’unione fa la forza” ha la sua concretizzazione, obiettivi che spingono in avanti, nonostante tutto. Ci si danno regole benefiche e scopi per corpo e menti, si impara ad accettare attese, sconfitte, decisioni; tutto fondamentale e valevole anche nella vita extrasportiva.
Credo fermamente nel rapporto umano, e credo che lo sport ne possa essere una delle rappresentative migliori.