Diritti (in)espressi
Diritti (in)espressi, un progetto di ricerca e azione per migliorare le condizioni di vita e difendere i diritti di chi si trova in situazioni di grave emarginazione e a rischio di esclusione sociale nel territorio della diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola.
Presentazione ricerca partecipativa
Diritti (in)espressi è un progetto finanziato da ActionAid International Italia E.T.S e Fondazione Realizza il Cambiamento nell’ambito del progetto “The CARE - Civil Actors for Rights and Empowerment” cofinanziato dall’Unione Europea.
Venerdì 20 dicembre, alle ore 9.30, si terrà la presentazione dei risultati della ricerca partecipativa sul tema della grave marginalità condotta dall’Università di Urbino - Dipartimento di Economia Società Politica. Il progetto è promosso
dall’Associazione Giustizia e Pace in collaborazione con Acli Pesaro-Urbino e Caritas diocesana di Fano Fossombrone Cagli Pergola. L’incontro, aperto al pubblico, si svolgerà presso la Chiesa di Santa Maria del Gonfalone in Via Rinalducci 11 a Fano. La ricerca ha avuto l’obiettivo di analizzare la capacità della rete dei servizi territoriali nel supportare le persone in condizione di marginalità. L’approccio emancipatorio della ricerca ha dato voce agli uomini e alle donne che si sono rivolti ai servizi socio-assistenziali. I risultati della ricerca valorizzeranno la conoscenza, nata dalla pratica, dei punti di forza e di debolezza della rete territoriale, proponendo strategie migliorative. Il programma prevede, alle 9.30, i saluti istituzionali di Mons. Andrea Andreozzi, vescovo di Fano. A seguire, la presentazione del progetto “Diritti (in)espressi, a cura dell’Ass. Giustizia e Pace e dei risultati della ricerca partecipativa realizzata dalla prof.ssa Angela Genova dell’Università di Urbino con la collaborazione di Claudia delle Valle e Stefania Mancini. La restituzione si caratterizzerà anche per l’impiego di modalità comunicative innovative come il Teatro Condiviso, a cura della compagnia Aenigma con la regia del dott. Vito Minoia, dell’Università di Urbino. L’ evento è accreditato presso l’Ordine degli Assistenti Sociali della regione Marche (ID 60959) con nr. 2 crediti formativi e nr. 1 crediti di natura deontologica o di ordinamento professionale.
Il 20 dicembre alle ore 9.30 si terrà l’evento di presentazione dei dati della ricerca partecipativa sulla rete dei servizi socio- assistenziali del territorio presso la Chiesa di S.Maria del Gonfalone.
La ricerca è stata condotta dall’ Università di Urbino-Dipartimento di Economia Società e Politica. Per la restituzione dei dati sarà utilizzata la modalità del Teatro forum.
L’evento è accreditato presso l’Ordine degli Assistenti sociali-Marche per n.2 crediti formativi e n.1 credito di natura deontologica o di ordinamento professionale.
Programma:
-Presentazione del progetto, a cura della dott.ssa Stefania Poeta
-Saluti istituzionali
-Presentazione della ricerca partecipativa realizzata, a cura della prof.ssa dell'università di Urbino Angela Genova
-Presentazione dei risultati della ricerca, a cura del dott. Vito Minoia, dott.ssa Claudia Della Valle, dott.ssa Stefania Mancini.
Per info: info@caritasfano.net
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Qui il link per iscriverti
Fano- Diritti (in)espressi è un progetto finanziato da ActionAid International Italia E.T.S e Fondazione Realizza il Cambiamento nell’ambito del progetto “The CARE - Civil Actors for Rights and Empowerment” cofinanziato dall’Unione Europea.
Il progetto, avviato a gennaio 2024 da Ass. Giustizia e Pace Odv e Acli provinciali di Pesaro-Urbino, nasce nell’ambito di azione dell’assistenza alle persone senza dimora incontrate presso il Centro di Ascolto della Caritas diocesana e porta avanti una attenta analisi del territorio, sia dal punto di vista sociale degli interventi pubblici in atto, che del terzo settore, su povertà, grave marginalità e homelessness.
Ciò che connota le persone senza dimora è una situazione di disagio abitativo che è parte determinante di una più ampia situazione di povertà estrema. L’esposizione prolungata alla vita in strada o in sistemazioni alloggiative inadeguate comporta conseguenze gravi e difficilmente reversibili nella vita delle persone, con un forte impatto anche in termini di costi sociali. Tra le persone senza dimora si registrano, infatti, tassi di malattia più elevati che tra la popolazione ordinaria, una speranza di vita più bassa, una maggior frequenza di vittimizzazione e maggiori tassi di incarcerazione.
Diritti (in)espressi è innanzitutto un progetto di advocacy volto a rafforzare i diritti dei più fragili, deboli ed esclusi, e si pone come obiettivo quello di comprendere meglio il fenomeno della povertà e grave emarginazione e di contribuire a migliorare le forme di welfare locale, sensibilizzando la società civile e i decisori politici.
In questi primi mesi, grazie al coinvolgimento del Dipartimento di Economia, Società e Politica dell’Università di Urbino, si sta avviando una ricerca scientifica ad hoc che porterà alla realizzazione di un laboratorio di ricerca partecipativa.
Nel corso dell’anno seguiranno inoltre laboratori e iniziative di formazione rivolte al mondo del volontariato, agli operatori sociali e alla cittadinanza.
Per informazioni: info.giustiziaepace@gmail.com
Il progetto The CARE – Civil Actors for Rights and Empowerment, cofinanziato dall’Unione Europea e promosso da Fondazione Realizza il Cambiamento e ActionAid International Italia E.T.S. mira a promuovere, proteggere e far rispettare i Diritti e i Valori dell’Unione Europea con un approccio fondato sulla partecipazione dei/delle portatori/trici di diritti e sull’empowerment degli/delle stessi/e nel rivendicare i propri diritti. Il progetto coinvolge 70 realtà attive in
tutta Italia, creando così una rete del cambiamento in grado di ascoltare e rispondere ai bisogni specifici e concreti di ogni territorio e comunità.
Progetto The CARE – The Care (actionaid.it)
Il contenuto di questo articolo rappresenta l’opinione degli autori che ne sono esclusivamente responsabili. Né L’Unione europea né l’EACEA possono ritenersi responsabili per le informazioni che contiene né per l’uso che ne venga fatto. Analogamente non possono ritenersi responsabili ActionAid International Italia E.T.S. e Fondazione Realizza il Cambiamento.