C’è spazio per tutto
La notizia di questi giorni della capsula Crew Dragon Freedom che si è agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale per una missione spaziale di 6 mesi, mi porta a creare sogni ad occhi aperti ma solleva anche dubbi, quesiti, curiosità, pensieri.
Nella mia mente si sovrappongono immagini che, se accostate, risultano incoerenti: si va, ad esempio, dalle solite consuete barriere architettoniche di cui non riusciamo ancora a liberarci, alla realizzazione di missioni spaziali che vanno oltre ogni più fervida fantasia futuristica.
Ciò che hanno in comune questi esempi così distanti tra loro, è il fatto che dietro ci sia comunque la mano dell’uomo.
Forse pecco originando nella mia mente un pensiero generalizzato e populista, ma mi chiedo come mai si riesca ad andare così lontano con tecnologia all’avanguardia, studi avanzati, collaborazioni trasversalmente eterogenee e poi non riusciamo ad elevarci partendo da migliorie applicabili ai nuclei sociali più semplici in cui le nostre vite sono immerse.
È giusto, interessante, necessario ed ammirevole che l’uomo riesca a progredire in maniera ascendente in campi di eccellente elevatura con obiettivi e traguardi globalmente accattivanti. Ho il convincimento però che allo stesso tempo debba cambiare anche il nostro modo di pensare a partire dall’ambiente in cui viviamo e che in qualche modo bellamente sfruttiamo, alla condivisione rispettosa e civile di spazi comuni con una mentalità maggiormente aperta e flessibile che ci faccia guardare oltre le proprie necessità. Mi pare ci siano tracce di incongruenza nel raggiungere traguardi così elevati, importanti e sempre più aulici mentre ci stiamo ancora battendo per cause le quali dovrebbero essere ormai questioni quantomeno mitigate: l’inquinamento, la fame nel mondo, deforestazione, guerre, violenze su piccola e vasta scala.
Tutto ciò va riveduto a livello culturale ed educativo: non possiamo aspettarci che gli altri agiscano al nostro posto né credere di non fare la differenza anche solo con le giuste azioni quotidiane. Occorre invece capire dagli albori della nostra esistenza che ci si comporta correttamente in primis nel nostro piccolo mondo e che tante attenzioni ed accuratezze a prima vista minuscole e fini a sé stesse, in realtà vanno a comporre un bagaglio maggiore, fatto di mentalità giusta e miglioramento costante e significativo.