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Mettere in musica la vita

Colonna sonora, sigla, sfondo sinfonico… comunque la si voglia considerare e la si viva, la musica è una parte fondamentale delle nostre esistenze, presente da sempre in natura con ad esempio canti melodiosi di volatili assai intonati o megattere innamorate che imbastiscono armonie d’amore.

Comunque sia la musica poiché onnipresente, è una realtà spesso data per scontata: canti liturgici, sigla televisiva, radio in auto, tutte cose a cui siamo da sempre abituati.

Poi accade che, se ipoteticamente la musica venisse meno, saremmo tutti più spogli, poveri e incupiti, con una seriosità che i suoni melodici riescono invece ad alleviare in modo istantaneo arricchendo momenti eterogenei delle nostre vite. 

Musicoterapia, film, opere teatrali musicate, arti danzanti, sono tutte realtà in cui sinfonie armoniche agevolano e arricchiscono ancor più momenti già significanti: tali eventi non sarebbero i medesimi e non sortirebbero gli stessi effetti se privi di melodie nate per loro.

La musica è potere, potere buono!

Pensiamo alla musica in gravidanza che aiuta a sviluppare meglio il cervello del nascituro, malati senili che ritrovano un proprio orientamento mnemonico e controllo cerebrale anche attraverso la pratica di uno strumento musicale magari inutilizzato da decenni.

Curiosamente quindi, alla genesi e al termine del ciclo vitale, la musica può essere protagonista benefica.

Da sempre l’uomo la crea, la coltiva, la studia e ne fa uso per esternare e amplificare i propri stati d’animo.

Dall’antica Grecia in poi, nascono suoni melodiosi, attraenti per l’udito e allietanti la vita umana e dunque ripetibili.

Non credo che alcun essere umano possa immaginare la sua esistenza senza alcun tipo di melodia, e proprio per il fatto che si tende a darla per ovvia, ciò significa che ci accompagna da sempre, da prima di venire alla luce.

È Assodato che funga da terapia: carica la nostra mente, rilassa il nostro corpo, tende a creare collettività amalgamando e rafforzando identità sociali: si pensi agli inni nazionali o ai concerti.

Essa detiene grandi poteri terapeutici: accresce benessere emotivo e fisico, consapevolezza del sé, attenua lo stress enorme che impera sull’uomo di oggi.

Dunque la si preservi, come ogni cosa bella, costruttiva e preziosa delle nostre vite.

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